ALLA SCOPERTA DEI DINTORNI
Itinerari e percorsi
Come il famoso scrittore inglese, questa è una domanda che qualunque viaggiatore si fa arrivando alla sua meta. E noi che, come lo scrittore inglese, intendiamo la vita come “un viaggio da fare a piedi” consigliamo di indossare scarpe comode, prendere uno zaino, una borraccia e incamminarsi in luoghi poco distanti da Borgo Condé, per scoprire scorci naturali e paesaggi sorprendenti, alle pendici degli Appennini, dove il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi accoglie i suoi “viaggiatori slow”.
Cammini consigliati e Monumenti da non perdere
Il Museo Urbano
Osservare e conoscere la storia di Predappio, senza pregiudizi. Un percorso lungo i luoghi più famosi del Comune: dall’ex Mercato dei Viveri, alla casa natale di Mussolini, a Palazzo Varano, all’Oratorio di Santa Rosa, alla chiesa di Sant’Antonio da Padova …
La Pieve di San Cassiano in Pennino
Annessa al complesso cimiteriale di San Cassiano, questa chiesa medioevale, in stile romanico, risale ai primi dell’anno Mille. Due altari, tre navate, una bellissima cripta di origine bizantina e gli imponenti lucernari, poi, invitano al misticismo e alla preghiera.
La Rocca delle Caminate
Tra Predappio e Meldola, questa fortezza dall’origine incerta, quasi sicuramente edificato prima dell’anno Mille, ha superato molte vicissitudini e più volte ristrutturato. Attualmente è di proprietà della Provincia di Forlì-Cesena ed è in gestione all’ AGESCI. Si può visitare secondo giorni ed orari prestabiliti.
La Valle dei Venti
Nella valle del Rabbi, seguendo la strada per Rocca delle Caminate, seppur sprovvisto di indicazioni, è possibile ammirare uno dei punti più panoramici delle colline tosco-romagnole, lasciandosi semplicemente guidare dall’istinto e dalla vista. Un posto suggestivo e sconfinato, tra Meldola e Predappio.
Il Sentiero della Speranza
Tra le colline del Comune di Predappio, si sviluppa il sentiero CAI numero 341, inaugurato nel maggio 2021, in ricordo di Lorenzo Facibeni, pompiere predappiese deceduto a causa del Covid e a memoria anche di tutte le vittime della pandemia. Il percorso si snoda per 18.5 km, lungo il quale si potrà ammirare la bellezza delle colline romagnole e della valle del Rabbi. La partenza del percorso si trova poco dopo la chiesa principale di Predappio, lungo il viale principale che porta a San Cassiano sulla destra oppure proseguendo dritto dalla Chiesetta di San Demetrio.
Il Vulcano di Portico di Romagna
Proseguendo da Predappio Alta verso Rocca San Casciano e Portico di Romagna, in un posto non segnalato e in mezzo alla natura, si può trovare il “più piccolo vulcano d’Italia”. Le fiamme che fuoriescono dal terreno non si fermano mai, tanto che negli anni ’30 il Governo Italiano pensò di aprire un impianto di estrazione del gas per ottenere energia. Ma, il progetto non andò mai in porto e rimase invece un “vulcano”, che le persone del posto hanno trasformato in attrazione turistica. Se volete godervi lo spettacolo del “vulcano”, vi consigliamo di andare al tramonto, quando le luci scendono gradualmente e le fiamme acquistano tutta un’altra suggestione.
La Grotta Urlante
Dal paesino di Premilcuore un sentiero, che anticamente era la via principale che conduceva a Firenze, segue docilmente a ritroso il corso del fiume Rabbi. Dopo un breve cammino, all’altezza di un ponte in pietra a dorso d’asino del XVII secolo, rocce ripide a strapiombo creano una grotta e un salto di vari metri dove le acque creano un gorgo e un frastuono che dà il nome al a un luogo da leggenda.
Il Molino Mengozzi
A Fiumicello si trova questo mulino, ancora attivo dopo 600 anni, che testimonia l’ingegno di antiche genti che sfruttavano l’energia dell’acqua per produrre farina di cereali e castagne necessarie per cucinare piatti poveri e gustosissimi, come le tagliatelle di castagne da condire con funghi porcini o tartufo, oppure il “castagnaccio” dolce tipico della tradizione tosco-romagnola. All’intorno è un bosco di abeti un tempo popolato da taglialegna e carbonai.